20 minuti: il tempo di una sfilata, ma dietro quei pochi attimi si nasconde un mondo frenetico, tante ore di duro lavoro e quel desiderio di toccare la perfezione, che i nostri studenti toccano con mano.
20 minuti: il tempo di realizzare che si è diventati parte di quel mondo tanto sognato.
20 minuti: la quiete prima della tempesta, perché si vola subito verso una nuova location, un nuovo backstage, un nuovo tassello da aggiungere al proprio bagaglio personale, ma soprattutto professionale.
La MFW è un sogno per tanti nostri studenti, la possibilità di toccare con mano il settore della moda in una delle sue rappresentazioni più importanti, l’occasione per mettersi in gioco e di confrontarsi con professionisti che un domani potranno chiamare colleghi.
Le dirette social e gli streaming hanno sicuramente reso la moda più fruibile e accessibile non solo ai pochi addetti ai lavori, ma è oltre lo show che accade la magia, perché è nei backstage che l’alone di mistero ed esclusività cade e si comprendono tutti i passaggi che hanno dato vita a quegli attimi di perfezione.
I corridoi stretti e affollati sono invasi da modelli e vestiaristi, stilisti che mettono a punto gli ultimi dettagli dei loro capolavori e truccatori e parrucchieri che trasformano i volti e i capelli dei modelli in opere d’arte viventi. C’è una sensazione di eccitazione nell’aria, una sorta di magia che permea ogni angolo dei backstage mentre il tempo scorre veloce e le ore che precedono lo spettacolo sembrano evaporare in un istante.
Dai casting ai fitting, alle prove generali, fino alla produzione è lì che i nostri talenti vivono il loro sogno in un frenetica emozione che li porta ad assaporare il loro futuro. I backstage sono il luogo dove il lavoro dura e la passione si incontrano, dove la tensione si mescola con l’eccitazione e dove ogni minuto è una nuova avventura.
È lì che prende vita il sogno dei nostri talenti: call time inseguiti fino all’ultimo minuto, km macinati, attese interminabili, esperienze, un turbinio di amicizie e legami che si mescolano per vestirsi di sensazioni.