Gisella Borioli una donna, una gran lavoratrice, un’imprenditrice con le intuizioni giuste nei momenti giusti. Una donna di successo ma anche un’inguaribile romantica.
Un’ispirazione vera e propria per tutti noi. Un carisma che traspare da ogni sua parola, una forza che tutti vorremmo avere dentro.
Giornalista, art director e direttrice responsabile delle più importanti testate di moda come Vogue, L’Uomo Vogue, Lei/Glamour, Madame Figaro Italia.
Il 28 Maggio, durante l’incontro online ospitato da Moodart Fashion School, si è raccontata senza filtri, svelando aneddoti sconosciuti del suo passato e lanciando un fortissimo messaggio di fiducia e positività per quanto concerne il futuro dove digitale, virtuale e fisico d’ora in avanti andranno assieme.
Una carriera che comincia appiccicando francobolli come segretaria in uno studio di architetti e poi la scalata passo dopo passo verso una meta alta e desiderata, il mondo della moda dove poter coltivare quell’attitudine innata; l’arrivo in Condé Nast come revisore di bozze e l’incontro con Flavio Lucchini, attuale marito e compagno di una vita.
Di questo periodo ama ricordare ancora le parole che lui le disse: “la vita è come una guerra, se perdi la prima battaglia non vincerai mai la guerra”.
Forte di ciò e credendo in sé stessa ha cominciato una rapida scalata all’interno della casa editrice che l’ha vista prima caporedattore, vicedirettore e in ultima direttore di un’intera testata da lei creata Vogue bambino.
Una ricerca continua, la voglia di emergere, di fare e di sperimentare.
Dopo 13 anni una nuova avventura, la nascita della casa editrice fondata col marito, Edimoda. Ma tutto questo non è ancora abbastanza. Così nel 1983, non solo l’editoria ma la nascita di uno spazio polifunzionale a Milano, Superstudio Group. Un luogo all’avanguardia, un connubio perfetto tra arte, moda e design, uno spazio tutto nuovo dedicato alla creatività.
Con queste parole ci descrive la sua visione del mondo odierno. “Abbiamo avuto troppo la moda non c’è più, sta quasi sparendo, ci sono solo tanti vestiti. Ci siamo riempiti gli armadi di vestiti e abbiamo ucciso il desiderio.(…) Manca la moda che ci fa sognare!
Dobbiamo iniziare a fare degli acquisti più consapevoli, più mirati, più sostenibili, che possiamo anche apprezzare di più (…). Forse dobbiamo ricreare la moda, creare una moda diversa”
Un messaggio che lascia a tutti i ragazzi che vogliono immettersi in questo mondo è quello di ricercare all’interno di sé stessi la propria attitudine e per poi percorrere una strada originale, che non per forza sarà sempre in salita. La vita è questo, un continuo sali e scendi, una curva dietro l’altra verso la cima della montagna.
