Matteo Ward, un ragazzo che grazie al suo spirito innovativo e anche un po’ coraggioso, è stato spesso coinvolto come public speaker in contesti nazionali e internazionali come Tedx, Wired Digital Day, Fashion Tech e tanti altri.
Nel fashion system è ormai un vero punto di riferimento, soprattutto quando si parla di sostenibilità.
Matteo è per altro membro di Fashion Revolution Italia e curatore e direttore creativo di WSM-White Milano.
A soli 22 anni inizia a far parte dell’azienda Abercrombie nell’area dedicata all’inclusione e alla diversità sociale, come rappresentante italo americano dei nuovi team retail e store management europei. Era l’ultima ruota del carro, come dice lui stesso, ma iniziava così a muovere i primi passi all’interno del mondo della moda.
“Sognavo di diventare presidente degli Stati Uniti d’America; poi ho scoperto che il mio sogno non si sarebbe mai potuto avverare”.
Proprio in Abercrombie si rende conto della responsabilità ed importanza che ciascuna azienda possiede.
Si accende così in lui la voglia di dare un contribuire a questo “cambiamento” e diventa co amministratore della responsabilità sociale del marchio.
Nel 2013 a causa di svariate circostanze fortuite, che si incastrano perfettamente, Matteo realizza che il percorso che aveva intrapreso per migliorare le cose, in realtà non esisteva. Dopo aver scoperto che la moda era la seconda industria più inquinante al mondo, inizia a porsi molte domande.
Quello che stava facendo era disconnesso con la persona che voleva essere da grande, ovvero avere un impatto positivo sulle persone.
Pochi anni dopo, si licenzia davanti alla proposta di un contratto indeterminato. Vuole fare una rivoluzione, non sa come ma sa che deve provarci passo dopo passo.
Le idee sono tante ma manca la spinta finale o iniziale, che arriva da un’amica che un giorno gli dice: “Datti una possibilità Matte!”
Una settimana dopo con due amici parte in questo viaggio in giro per l’Europa. L’obiettivo è quello di creare, in ogni città scelta, delle iniziative per coinvolgere le persone attorno a dei valori che volevano comunicare, aprire gli occhi sulla realtà dietro il mondo della moda.
“È come essere sulle montagne russe, sapevo che questa voglia di cambiamento mi avrebbe tenuto sveglio notti intere ma quello che ti tiene centrato è parlare con ragazzi dai sedici anni in sù che ti fanno capire quanto tu, inconsapevolmente con il tuo lavoro sei riuscito a dargli degli input positivi per fare dell’altro; quella per me è la gioia più grande”
Rientrati in Italia danno vita a WRAD education, primo progetto educativo il cui scopo è semplificare la vaghezza della parola sostenibilità. Promosso e accolto con entusiasmo, il progetto arriva in 92 scuole nel mondo grazie anche a Fashion Revolution, un’idea di Marina Spadafora e Orsola De Castro.
Il passo successivo avviene quando capiscono che non bastava l’ispirazione ma desideravano calare il loro pensiero in un prodotto, in qualcosa di tangibile. Susanna Martucci CEO Perpetua & Aliseaci, offre loro la risposta ragionando sul recupero dei minerali, come era stato fatto da lei per creare Perpetua la matita in grafite riciclata.
Dopo svariati viaggi e ricerche, a Monterosso Calabro riescono a ricostruire la ricetta per tingere con la grafite, grazie alle anziane donne che se la sono tramandata oralmente negli anni.
Il grigio deriva appunto dal recupero di polvere di grafite che già i romani all’epoca usavano come metodo per tingere.
Il passato volto ad aiutare l’innovazione e a dare un contributo per il futuro. Il prodotto diventa così un mezzo per tenere viva una tradizione e un servizio. Ad oggi sono state recuperate 24 tonnellate di polvere che sarebbe state disperse nelle discariche, ecco come diventa fondamentale il recupero dello scarto.
Sostenibilità nella moda, per Matteo significa proprio riconnessione, trovare un equilibrio armonico e simbiotico tra il prodotto e i tre livelli interdipendenti tra di loro: rapporto con l’individuo, con la società, con l’ambiente.
Oggi la chiave per il cambiamento è cercare di ritrovare questa connessione tra il pubblico e l’industria, facendo leva sui canali di comunicazione innovativa che riescono a trasformare l’esperienza di un acquisto responsabile in un gioco che abbia degli incentivi, che sia motivante, che sia gratificante e che non faccia sembrare la sostenibilità un ennesimo sacrificio che siamo portati a compiere.
Deve essere una scelta intrapresa per il bene nostro e dell’intero pianeta.
Think green…
https://www.wradliving.com/whats-wrad/
https://www.perpetua.it/
https://www.fashionrevolution.org/europe/italy/
