Qual è il futuro del retail? In uno scenario complesso in cui le abitudini dei consumatori sono sempre più volubili e l’e-commerce non arresta la sua crescita, quali sono le prospettive d’ascesa per i punti vendita?
La sfida, infatti, per gli store è duplice: da un lato fidelizzare il consumatore con esperienze sempre più emozionali e di engagement, dall’altro adottare innovazioni tecnologiche, come big data, extended reality e automazione per i processi di supply chain. La prima tendenza riguarda, infatti, l’innovazione della “retail datafication”, con l’obiettivo di massimizzare le informazioni raccolte nel corso della catena end-to-end (produzione, magazzino, vendita, consegna e reso) in merito alla vendita al dettaglio. La sfida dei retailer è quindi quella di integrare le potenzialità del digitale ai processi fisici tramite piattaforme basate su cloud che consentono non solo l’automazione dei processi, ma allo stesso tempo anche l’analisi dei dati e dei trend raccolti grazie all’interazione con il consumatore. Le nuove soluzioni del cloud permettono inoltre un maggior controllo delle transazioni agevolando la comunicazione tra il gestionale ERP dell’azienda e lo store.
Ma non solo efficientamento logistico, perché lo shopping accentuerà il suo lato attrattivo favorendo l’annullamento del gap tra vendita online e offline. Le iniziative sono molteplici: dalla creazione di contenuti in negozio attraverso set dedicati per i micro-influencer, alla possibilità per i consumatori di indossare vestiti e accessori direttamente da casa grazie alla realtà aumentata. Attraverso l’utilizzo di filtri o l’utilizzo di proprie foto per visualizzare l’effetto di vestiti, scarpe, occhiali ed accessori, gli utenti potranno sperimentare con i propri look e innovare la propria esperienza d’acquisto. Si pensi a Ferragamo, storico brand di lusso italiano, che ha ripensato la personalizzazione dell’iconica scarpa “Tramezza” grazie alla personalizzazione online e alla visualizzazione del prodotto in extended reality tramite i visori Hololens. Anche Walmart, la più grande catena di negozi al mondo, ha rinnovato la propria retail experience lanciando un’applicazione in cui è possibile provare virtualmente più di 270mila capi.
Ulteriori esempi delle innovazioni retail apportate dalle aziende sono l’“Internet of Behavoiur”, ad esempio, in grado di tracciare i comportamenti degli utenti tramite sistemi clud e data driven per analisi predittive, e la “Near Field Communication”, tecnologia per fornire agli utenti informazioni aggiuntive sul prodotto prima dell’acquisto.
I punti vendita del futuro sono già una realtà tutta da scoprire.
